Focus on EPATOCARCINOMA

Dall’ASCO Gastrointestinal Cancers Symposium 2022

HCC, ICI e TKI

Terapia real-world in un singolo centro e outcome in pazienti con carcinoma epatocellulare trattati con immunoterapia

Presentato da: Diane Habib*, et al.
*University of Southern California, Norris Comprehensive Cancer Center, Los Angeles, CA; USA

Messaggi chiave

  • La terapia con inibitori del checkpoint immune si è consolidata come opzione terapeutica nel carcinoma epatocellulare, ma l’approvazione – che si basa su trial clinici con stretti criteri di eleggibilità – ne limita la generalizzabilità alla pratica clinica.
  • I pazienti con carcinoma epatocellulare avanzato e cirrosi CP-A o B possono ricevere terapia sistemica sequenziale comprendente inibitori del checkpoint immune.
  • Gli outcome di sopravvivenza nella coorte studiata risentono dell’inclusione di pazienti con funzione epatica più compromessa e di una selezione dei pazienti meno restrittiva rispetto ai trial clinici.

Background

Cosa c’è di noto su questo argomento?

  • La terapia con inibitori del checkpoint immune (ICI) si è consolidata come opzione terapeutica nel carcinoma epatocellulare (HCC, hepatocellular carcinoma).
  • L’approvazione si basa su trial clinici con stretti criteri di eleggibilità che ne limitano la generalizzabilità alla pratica clinica.
  • Non vi sono inoltre terapie standard stabilite post-ICI.

Come è stato condotto questo studio?

  • In questo studio retrospettivo sono stati inclusi i pazienti con HCC avanzato trattati con ICI in monoterapia (ICI-MT) o in associazione (ICI-A) in qualunque linea di terapia.

Risultati

Cosa aggiunge questo studio?

  • La coorte era costituita da 118 pazienti: età mediana 63 anni (24, 88); 84% maschi; 35% ispanici/latini, 26% asiatici, 19% bianchi non ispanici, 5% neri e 15% sconosciuti.
  • Eziologia della cirrosi: 13% epatite B, 45% epatite C, 16 % epatopatia alcolica, 10% steatosi epatica non alcolica (NAFLD, nonalcoholic fatty liver disease) e 16 % mista/altro; il 73% aveva un Child Pugh (CP) basale A, il 25% CP-B, e il 2% CP-C; i punteggi ALBI erano ≤-2,60 nel 32%, -2,60 < e ≤-1,39 nel 48% e ≥-1,39 nel 19% dei pazienti; il 62% aveva patologia extraepatica e/o invasione portale; l’AFP era ≥400 ng/ml nel 25% dei pazienti.
  • L’81% dei pazienti era stato sottoposto a precedente terapia locale.
  • Le terapie sistemiche di prima linea erano: inibitori delle tirosin-chinasi (TKI) in 52 pazienti (44%), ICI-MT in 42 (36%), ICI-A in 15 (13%), agenti di trial clinici (ATC) in 8 (7%) e chemioterapia in 1 (1%), con una durata mediana di 4 mesi (IC 95%: da 2,3 a 4).
  • 91 (77%) e 61 pazienti (52%) hanno ricevuto rispettivamente ≥2 o 3 linee di terapia.
  • 57 pazienti hanno ricevuto ICI-MT e 14 ICI-A in seconda linea o oltre.
  • La durata mediana della terapia ICI era di 4 mesi (IC 95%: 3-5) per tutte le linee.
  • Le terapie post-ICI comprendevano 11% ICI, 30% ATC e 59% TKI.
  • I TKI comprendevano sorafenib (46%), cabozantinib (27%), lenvatinib (15%) e regorafenib (27%).
  • Per la coorte di 118 pazienti, la sopravvivenza globale (OS, overall survival) mediana (mOS) è stata di 14 mesi (IC 95%: 12-19).
  • Per i pazienti trattati con ICI in prima linea, la mOS è stata di 11 mesi (0,74); la mOS post-ICI è stata di 6 mesi (IC 95%: 3-9) e la sopravvivenza libera da progressione mediana di 3 mesi (IC 95%: 2-3).
  • 31 pazienti hanno ricevuto un TKI post-IC; la mOS per questo sottogruppo è stata di 19 mesi (15,22); la mOS dall’inizio del TKI post-ICI è stata di 6,5 mesi (4,12).
  • All’analisi di regressione multivariata, il punteggio ALBI è risultato associato alla OS (HR 1,63, p = 0,02, IC 95%: 1,08-2,27).

Conclusioni e prospettive

Qual è l’impatto di questo studio sulla pratica clinica?

  • I pazienti con HCC avanzato e cirrosi CP-A o B possono ricevere terapia sistemica sequenziale comprendente ICI.
  • Gli outcome di sopravvivenza nella coorte studiata risentono dell’inclusione di pazienti con funzione epatica più compromessa e di una selezione dei pazienti meno restrittiva rispetto ai trial clinici.
  • L’uso di TKI post-ICI è fattibile nella pratica clinica, ma si tratta di una realtà che necessita di ulteriori studi prospettici.

 

Funding: ---
Disclosure: per il presentatore, nessuno


Report

Outcome dei beta-bloccanti nel carcinoma epatocellulare trattato con inibitori del checkpoint immune
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*Tisch Cancer Institute, Mount Sinai Hospital, New York, NY; USA

HCC e beta-bloccanti

Effetto della terapia con inibitori del checkpoint immune nel carcinoma epatocellulare sulla base dell’epatopatia sottostante
Linda Wu*, et al.
*Tisch Cancer Institute, Mount Sinai Hospital, New York, NY; USA

HCC e ICI

Conversione di carcinoma epatocellulare inizialmente non resecabile con terapia di tripla combinazione (lenvatinib, anticorpi anti-PD-1, terapia transarteriosa): analisi retrospettiva
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*Liver Cancer Center, Tianjin Medical University Cancer Institute & Hospital, Tianjin, China

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Il recettore CCK-B: un nuovo target per la terapia nel carcinoma epatocellulare
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Friedrich Foerster*, et al.
*Dept. of Internal Medicine I, University Medical Center of the Johannes Gutenberg University Mainz, Mainz, Germany

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Uso real-world di atezolizumab + bevacizumab in pazienti con carcinoma epatocellulare e cirrosi Child-Pugh A e B
Antonio D’Alessio*, et al.
*Imperial College, London, United Kingdom

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