Focus on EPATOCARCINOMA

Dall’ASCO Gastrointestinal Cancers Symposium 2022

HCC e TKI

Uno studio retrospettivo monocentrico che indaga l’efficacia dell’uso sequenziale di inibitori delle tirosin chinasi in pazienti con carcinoma epatocellulare

Presentato da: Catherine Roberts*, et al.
*Barts Health, London, United Kingdom

Messaggi chiave

  • I pazienti con carcinoma epatocellulare avanzato o intermedio non candidato a terapia locoregionale sono trattati con inibitori delle tirosin chinasi.
  • Studi precedenti hanno dimostrato aumento della sopravvivenza globale confrontando un singolo farmaco con il placebo, ma pochi hanno valutato gli outcome nei pazienti trattati con uno o più inibitori delle tirosin chinasi.
  • Questa analisi suggerisce che una maggior durata di terapia con inibitori delle tirosin chinasi (misurata in cicli) possa essere associata ad aumento della sopravvivenza globale nei pazienti con carcinoma epatocellulare avanzato.

Background

Cosa c’è di noto su questo argomento?

  • Il carcinoma epatocellulare (HCC, hepatocellular carcinoma) è la terza causa più comune di mortalità da cancro.
  • In UK i pazienti con malattia avanzata o intermedia non candidati a terapia locoregionale sono trattati con inibitori delle tirosin chinasi (TKI).
  • Sorafenib (SOR) rimane la scelta approvata in prima linea, mentre lenvatinib (LEN) e regorafenib (REG) sono utilizzati come terapia di prima linea alternativa o in seconda linea.
  • Studi precedenti hanno dimostrato aumento della sopravvivenza globale confrontando un singolo farmaco con il placebo, ma pochi hanno valutato gli outcome nei pazienti trattati con uno o più TKI.

Come è stato condotto questo studio?

  • I dati sono stati raccolti dai pazienti trattati con TKI per HCC tra il gennaio 2016 e il settembre 2020 nel Barts Health NHS Trust di Londra.
  • È stato utilizzato il sistema di cartelle elettroniche per ricavare le informazioni riguardanti la terapia.
  • È stato calcolato il coefficiente di correlazione non parametrico di Pearson utilizzando il software IBM SPSS per indagare la durata della terapia con TKI e la sopravvivenza globale.

Risultati

Cosa aggiunge questo studio?

  • In questa coorte sono stati inclusi 64 pazienti, 17% (n = 11) femmine, 83% (n = 53) maschi.
  • L’età mediana era di 68 anni (range 38-92 anni) e la sopravvivenza mediana dalla diagnosi era di 19 mesi (range 4-106 mesi).
  • 51 pazienti sono stati trattati con 1 TKI, 12 con 2 e 1 paziente ha ricevuto 3 TKI in sequenza.
  • Non si è osservata correlazione significativa tra il numero di cicli di SOR o LEN ricevuti e la sopravvivenza globale (p = 0,387), ma si è osservata una correlazione statisticamente significativa nel gruppo di pazienti trattati con SOR e poi REG (rs = 0,973, p = 0,000).
  • Si è osservata anche una correlazione statisticamente significativa (rs = 0,360, p = 0,004) tra il numero cumulativo di cicli di terapia con TKI e la sopravvivenza globale per tutti i pazienti (es. solo SOR, solo LEN e pazienti trattati con più di un TKI).

Conclusioni e prospettive

Qual è l’impatto di questo studio sulla pratica clinica?

  • La presente analisi suggerisce che, nella coorte considerata, una maggior durata di terapia con TKI (misurata in cicli) possa essere associata ad aumento della sopravvivenza globale nei pazienti con HCC avanzato.
  • Saranno necessari ulteriori dati per indagare l’impatto sulla qualità di vita nel corso della terapia.

 

Funding: ---
Disclosure: per il presentatore, nessuno


Report

Outcome dei beta-bloccanti nel carcinoma epatocellulare trattato con inibitori del checkpoint immune
Linda Wu*, et al.
*Tisch Cancer Institute, Mount Sinai Hospital, New York, NY; USA

HCC e beta-bloccanti

Effetto della terapia con inibitori del checkpoint immune nel carcinoma epatocellulare sulla base dell’epatopatia sottostante
Linda Wu*, et al.
*Tisch Cancer Institute, Mount Sinai Hospital, New York, NY; USA

HCC e ICI

Conversione di carcinoma epatocellulare inizialmente non resecabile con terapia di tripla combinazione (lenvatinib, anticorpi anti-PD-1, terapia transarteriosa): analisi retrospettiva
Tianqiang Song*, et al.
*Liver Cancer Center, Tianjin Medical University Cancer Institute & Hospital, Tianjin, China

HCC e tripla combinazione

Il recettore CCK-B: un nuovo target per la terapia nel carcinoma epatocellulare
Aiwu Ruth He*, et al.
*Georgetown University Lombardi Comprehensive Cancer Center, Washington, DC; USA

HCC e nuove terapie

Profilo molecolare del carcinoma epatocellulare nei pazienti anziani versus giovani: l’età conta?
Sukeshi Patel Arora*, et al.
*Mays Cancer Center, University of Texas Health San Antonio, San Antonio, TX; USA

HCC e anziani

RATIONALE-208: outcome clinici dei pazienti con carcinoma epatocellulare avanzato precedentemente trattato nei quali si riscontra aumento del DNA del virus dell’epatite B in corso di terapia con tislelizumab
Ann-Lii Cheng*, et al.
*Department of Oncology, National Taiwan University Cancer Center and National Taiwan University Hospital, Taipei, Taiwan

HCC e HBV

ABC-HCC: un trial di fase 3b randomizzato, multicentrico, open-label su atezolizumab + bevacizumab versus chemioembolizzazione transarteriosa nel carcinoma epatocellulare in stadio intermedio
Friedrich Foerster*, et al.
*Dept. of Internal Medicine I, University Medical Center of the Johannes Gutenberg University Mainz, Mainz, Germany

HCC avanzato

Uso real-world di atezolizumab + bevacizumab in pazienti con carcinoma epatocellulare e cirrosi Child-Pugh A e B
Antonio D’Alessio*, et al.
*Imperial College, London, United Kingdom

HCC e cirrosi