Focus on Carcinoma renale

Dall’ASCO Genitourinary Cancers Symposium 2022

Predittori di risposta obiettiva alle terapie di associazione immuno-oncologiche in prima linea per il carcinoma renale metastatico: risultati dall’International Metastatic Renal Cell Database Consortium

Presentato da: Vishal Navani*, et al.
*Tom Baker Cancer Center, University of Calgary, Calgary, AB, Canada

Messaggi chiave

  • A oggi, i predittori di risposta obiettiva alle terapie di associazione immuno-oncologiche di prima linea non sono ancora stati identificati con certezza.
  • La presenza di metastasi polmonari, nefrectomia citoriduttiva e gruppo di rischio IMDC favorevole si associano a maggiore probabilità di risposta alla immunoterapia di associazione in prima linea.

Background

Cosa c’è di noto su questo argomento?

  • I predittori di risposta obiettiva alle terapie di associazione immuno-oncologiche (IO) di prima linea non sono ancora stati identificati con certezza.
  • Questo studio mira a caratterizzare le variabili cliniche e le loro associazioni con la miglior risposta globale osservata.

Come è stato condotto questo studio?

  • Utilizzando l’IMDC sono stati identificati retrospettivamente i pazienti trattati in prima linea con ipilimumab + nivolumab (I + N) o con associazioni approvate IO/inibitori di VEGF (vascular endothelial growth factor) (IOVE).
  • I pazienti sono stati classificati secondo RECIST v1.1 come responder (ovvero con risposta completa [CR, complete response] o con risposta parziale [PR, partial response]) o non-responder (malattia stabile [SD, stable disease] o progressione di malattia [PD, progressive disease]).
  • Per aggiustare i dati per i criteri IMDC è stata utilizzata la regressione logistica.

Risultati

Cosa aggiunge questo studio?

  • Su 1084 pazienti, 794 (73%) sono stati trattati con I + N e 290 (27%) con IOVE (axitinib + pembrolizumab, cabozantinib + nivolumab, axitinib + avelumab, lenvatinib + pembrolizumab).
  • Le classi di rischio IMDC favorevole, intermedio e scadente includevano rispettivamente 147 (16%), 517 (55%) e 272 (29%) pazienti.
  • Degli 898 pazienti con risposte valutabili, 37 (4%) hanno raggiunto come migliore esito la CR, 343 (38%) la PR, 315 (35%) la SD e 203 (23%) la PD.
  • La sopravvivenza mediana globale dall’inizio della terapia di prima linea era: rispettivamente non raggiunta, 55,9, 48,1 e 13 mesi (logrank p <0,0001).
  • In un modello multivariato, le metastasi polmonari e la nefrectomia citoriduttiva (CN, cytoreductive nephrectomy) (effettuata dopo la diagnosi di malattia metastatica e prima della terapia di prima linea) hanno dimostrato associazione indipendente con la risposta, dopo aggiustamento per criteri IMDC.
  • I fattori non associati alla risposta comprendono (con valori univariati di p): il genere (p = 0,58), l’età (p = 0,06), l’istologia sarcomatoide (p = 0,99), lo status di fumatore (p = 0,39), la presenza di metastasi epatiche (p = 0,63) e cerebrali (p = 0,12).
  • Come nell’era della monoterapia VEGF, un miglior rischio prognostico IMDC si associa alla risposta. Risultati analoghi sono stati osservati per quanto riguarda la sola coorte I + N.

Conclusioni e prospettive

Qual è l’impatto di questo studio sulla pratica clinica?

  • La presenza di metastasi polmonari, la CN e il gruppo di rischio IMDC favorevole si associano a maggiore probabilità di risposta alla immunoterapia di associazione in prima linea.
  • Saranno necessari ulteriori lavori per identificare predittori affidabili di risposta per selezionare le terapie e consigliare i pazienti.

Research Funding: --
Disclosure
Speakers’ Bureau - Ekas; Ipsos; Kyowa Kirin


Report

Studio di fase 2 su cabozantinib neoadiuvante in pazienti con carcinoma renale a cellule chiare localmente avanzato non metastatico
Mehmet Asim Bilen*, et al.
*Dept. of Hematology and Medical Oncology, Emory University School of Medicine, Atlanta, GA; USA
Analisi complessiva finale e valutazione delle lesioni target specifiche d’organo con un follow-up di 2 anni nel CheckMate 9ER: nivolumab + cabozantinib versus sunitinib per i pazienti con carcinoma renale avanzato
Thomas Powles*, et al.
*Barts Cancer Institute, Cancer Research UK Experimental Cancer Medicine Centre, Queen Mary University of London, London, United Kingdom
Qualità di vita correlata alla salute in pazienti con carcinoma renale avanzato mai precedentemente trattati: risultati aggiornati dal CheckMate 9ER
David Cella*, et al.
*Robert H. Lurie Comprehensive Cancer Center, Northwestern University, Chicago, IL; USA
Risposta precoce del tumore primitivo in pazienti con carcinoma renale metastatico trattato con associazioni a base di inibitori del checkpoint immune
Chiara Ciccarese*, et al.
*Oncologia, Fondazione Policlinico Universitario "A. Gemelli" IRCCS, Università Cattolica, Roma