Valutazione real-world delle modifiche dei pattern e sequenze di terapia per i pazienti con carcinoma renale metastatico nel setting di prima linea
Messaggi chiave
- Esistono dati limitati sull’evoluzione dei pattern e sequenze di terapia real-world nei pazienti con carcinoma renale metastatico trattati con farmaci immuno-oncologici e/o inibitori delle tirosin kinasi, recentemente approvati dalla Food and Drug Administration per la terapia del carcinoma renale metastatico nel setting di prima linea.
- Questo vasto studio real-world ha esaminato l’uso di tali nuovi farmaci approvati e il loro impatto sul paradigma terapeutico.
- I risultati dimostrano un rapido adattamento delle nuove terapie nel setting dell’oncologia ambulatoriale.
Background
Cosa c’è di noto su questo argomento?
- Negli ultimi anni la Food and Drug Administration (FDA) ha approvato diversi agenti immuno-oncologici (IO) e/o inibitori delle tirosin kinasi (TKI) sono stati approvati per la terapia del carcinoma renale metastatico (mRCC) nel setting di prima linea.
- Esistono però dati limitati sull’evoluzione dei pattern e sequenze di terapia real-world nei pazienti con mRCC che ricevono tali farmaci, specie nel setting degli ambulatori oncologici.
Come è stato condotto questo studio?
- Sono stati usati dati dall’US Oncology Network riferiti a oltre 1300 provider da 480 siti statunitensi per il periodo dal 1° gennaio 2018 - 31/dicembre 2020 (periodo di studio).
- La popolazione eleggibile comprendeva pazienti con mRCC trattati con ipilimumab + nivolumab (ipi + nivo) (IO + IO); pembrolizumab + axitinib (pembro + axi) (IO + TKI); e axitinib (axi) o cabozantinib (cabo) o pazopanib (pazo) o sunitinib (suni) (TKI in monoterapia) in setting di prima linea setting fino al 30 settembre 2020, per la caratterizzazione della coorte è stata usata la statistica descrittiva.
Risultati
Cosa aggiunge questo studio?
- Sono stati identificati 3756 pazienti mRCC, di cui 1538 eleggibili, comprendenti 42% (n = 641) IO + IO, 18% (n = 279) IO + TKI,e 40% (n = 618) TKI in monoterapia.
- L’età mediana della coorte era di 67,1 anni (range 25,0, 93,3),;il 70% (n = 1,076) dei soggetti erano maschi, il 70% (n = 1,081) erano bianchi, il 38% (n = 587) aveva BMI ≥30 e il 79% (n = 1208) aveva istologia a cellule chiare.
- Nell’intera coorte, l’87% (n = 1338) dei soggetti aveva punteggi di rischio intermedi/scadente secondo il modello di rischio dell’International mRCC Database Consortium.
- È stato osservato un trend verso l’aumento di utilizzo di IO + IO e IO + TKI in seguito alle rispettive approvazioni da parte dell’FDA (IO + IO: aprile 2018, IO + TKI: aprile 2019).
- Complessivamente, durante il periodo di studio, il 35% (n = 535), il 12% (n = 184), e il 4% (n = 62) dei pazienti con mRCC ha ricevuto rispettivamente terapie di seconda linea, terza linea e quarta linea.
- Cabo (49%) e pazo (12%); cabo (51%), eipi + nivo (23%); enivo (45%), eipi + nivo (20%) sono state le terapie di seconda più comuni rispettivamente nelle coorti IO + IO, IO + TKI, e TKI in monoterapia.
Conclusioni e prospettive
Qual è l’impatto di questo studio sulla pratica clinica?
- Questo vasto studio real-world ha esaminato l’uso dei nuovi farmaci approvati dalla FDA per mRCC e il loro impatto sul paradigma terapeutico.
- I risultati dimostrano un rapido adattamento delle nuove terapie nel setting dell’oncologia ambulatoriale.
- Sarà necessario un maggiore follow-up per valutare l’impatto clinico e la strategia terapeutica ottimale nei setting successivi.
Research Funding: --
Disclosure
Consulting or Advisory Role - Merck Sharp & Dohme Corp.
Research Funding - Aravive (Inst)