Focus on Carcinoma renale

Dall’ASCO Genitourinary Cancers Symposium 2022

Qualità di vita associata alla salute in pazienti con carcinoma renale avanzato precedentemente non trattati nel CheckMate 214: risultati del follow-up a 5 anni

Presentato da: David Cella*, et al.
*Robert H. Lurie Comprehensive Cancer Center, Northwestern University, Chicago, IL; USA

Messaggi chiave

  • Nel trial di fase 3 CheckMate 214, nivolumab + ipilimumab hanno dimostrato sopravvivenza duratura a lungo termine in pazienti con carcinoma renale avanzato trattati in prima linea e a rischio intermedio/scadente.
  • Dopo un follow-up minimo di 5 anni, la terapia con nivolumab + ipilimumab dimostra un ridotto rischio di carico significativo di effetti collaterali e di esperire un deterioramento clinicamente significativo nella qualità di vita associata alla salute rispetto a sunitinib.

Background

Cosa c’è di noto su questo argomento?

  • Nel trial di fase 3 CheckMate 214, condotto in pazienti con carcinoma renale avanzato (aRCC) trattati in prima linea e a rischio intermedio/scadente (I/P), l’associazione nivolumab + ipilimumab (N + I) ha dimostrato sopravvivenza duratura a lungo termine.
  • Dopo un follow-up minimo di 5 anni, N + I hanno mantenuto un beneficio in termini di sopravvivenza globale e di risposta vs sunitinib (S) sia nei pazienti con rischio I/P sia nell’intera coorte di pazienti randomizzati.
  • Sono qui riportati i risultati di qualità di vita associata alla salute (HRQoL, health-related quality of life) dal follow-up a 5 anni.

Come è stato condotto questo studio?

  • I pazienti sono stati randomizzati 1:1 a ricevere N 3 mg/kg + I 1 mg/kg ogni 3 settimane (sett) per 4 cicli, seguiti da N 3 mg/kg ogni 2 sett o S 50 mg/d per os per 4 sett (ciclo di 6 sett).
  • La HRQoL è stata valutata con gli strumenti FKSI-19, FACT-G ed EQ-5D-3L al basale (BL) e al giorno 1 delle sett 1 e 4 dei primi 2 cicli, al giorno 1 delle sett 1 e 5 dei successivi 2 cicli e al giorno 1 della sett 1 dei cicli successivi.
  • L’analisi comprende un modello misto a misure ripetute (MMRM, mixed-model repeated measures) per la variazione dal BL nel corso di 59 mesi (mentre in terapia) e il tempo al deterioramento confermato (TCD, time to confirmed deterioration).
  • Il carico dovuto agli effetti collaterali (item GP5 del FKSI-19) è stato valutato utilizzando un modello di stima delle equazioni generalizzato con risposta dicotomica come minimo peso (“per niente” o “un po’”) vs carico notevole (“in qualche misura”, “abbastanza” e “molto”).

Risultati

Cosa aggiunge questo studio?

  • Complessivamente, 1096 pazienti sono stati randomizzati a N + I (rischio I/P: 425; rischio favorevole [F]: 125) e S (rischio I/P: 422; rischio F: 124).
  • Nelle popolazioni globale e rischio I/P, i pazienti trattati con N + I è stato osservato un miglioramento medio nei punteggi totali FKSI-19 nel tempo rispetto a un peggioramento osservato per S.
  • Le variazioni globali dal BL al mese 59 sono risultate a favore di N + I rispetto a S, con differenze significative fra i bracci osservate per tutti gli outcome.
  • Il TCD mediano è risultato significativamente più lungo con N + I vs S per tutti i punteggi di FKSI-19, così come il totale FACT-G e i domini del fisico per entrambe le popolazioni (p <0,05).
  • I pazienti nei bracci N + I avevano una probabilità inferiore del 76% (odds ratio [IC 95%]: 0,24 [0,16-0,35]) e del 73% (0,27 [0,18-0,40]) di avere un carico significativo da effetti collaterali rispetto ai pazienti nel braccio S, rispettivamente nella popolazione globale e in quella a rischio I/P.

Conclusioni e prospettive

Qual è l’impatto di questo studio sulla pratica clinica?

  • I pazienti hanno riferito benefici in termini di HRQoL per N + I vs S.
  • La terapia con N + I dimostra un ridotto rischio di avere un carico significativo di effetti collaterali e di esperire un deterioramento clinicamente significativo nell’HRQoL rispetto a S.
  • Tali risultati suggeriscono l’efficacia superiore di N + I su S, con il beneficio aggiuntivo del miglioramento a lungo termine della HRQoL.

Research Funding: --
Disclosure
Stock and Other Ownership Interests - FACIT.org
Consulting or Advisory Role - Abbvie; Asahi Kasei; Astellas Pharma; Bristol-Myers Squibb; GlaxoSmithKline; Ipsen; Mei Pharma; Novartis; Pfizer
Research Funding - Abbvie (Inst); Bristol-Myers Squibb (Inst); Clovis Oncology (Inst); Ipsen (Inst); Novartis (Inst); Pfizer (Inst); PledPharma (Inst); Regeneron (Inst)
Travel, Accommodations, Expenses - Ipsen; PledPharma


Report

Studio di fase 2 su cabozantinib neoadiuvante in pazienti con carcinoma renale a cellule chiare localmente avanzato non metastatico
Mehmet Asim Bilen*, et al.
*Dept. of Hematology and Medical Oncology, Emory University School of Medicine, Atlanta, GA; USA
Analisi complessiva finale e valutazione delle lesioni target specifiche d’organo con un follow-up di 2 anni nel CheckMate 9ER: nivolumab + cabozantinib versus sunitinib per i pazienti con carcinoma renale avanzato
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*Barts Cancer Institute, Cancer Research UK Experimental Cancer Medicine Centre, Queen Mary University of London, London, United Kingdom
Qualità di vita correlata alla salute in pazienti con carcinoma renale avanzato mai precedentemente trattati: risultati aggiornati dal CheckMate 9ER
David Cella*, et al.
*Robert H. Lurie Comprehensive Cancer Center, Northwestern University, Chicago, IL; USA
Risposta precoce del tumore primitivo in pazienti con carcinoma renale metastatico trattato con associazioni a base di inibitori del checkpoint immune
Chiara Ciccarese*, et al.
*Oncologia, Fondazione Policlinico Universitario "A. Gemelli" IRCCS, Università Cattolica, Roma