SWOG S1931 (PROBE): trial randomizzato di fase 3 sulla terapia di associazione con inibitori del checkpoint immune con o senza nefrectomia citoriduttiva nel carcinoma renale avanzato
Messaggi chiave
- Il disegno dello studio PROBE cerca di rispondere alla domanda se la nefrectomia citoriduttiva abbia un impatto sulla sopravvivenza globale nel carcinoma renale avanzato trattato con associazioni a base di inibitori del checkpoint immune.
- In un campione di 302 partecipanti, questo studio individua un miglioramento della sopravvivenza mediana.
Background
Cosa c’è di noto su questo argomento?
- Il carcinoma renale (RCC) che si presenta in modo sincrono con tumore primitivo e metastasi ha dimostrato un minore outcome di sopravvivenza, rispetto ai pazienti che hanno una successiva recidiva con metastasi dopo la nefrectomia.
- Il trial CARMENA ha dimostrato assenza di variazioni nella sopravvivenza globale per l’aggiunta di nefrectomia alla terapia con sunitinib.
- La terapia di associazione a base di inibitori del checkpoint immune è ora lo standard di terapia nel setting frontline per RCC.
- Il ruolo della nefrectomia citoriduttiva (CN, cytoreductive nephrectomy) o resezione primaria non è stato valutato nel setting della terapia sistemica con inibitori del checkpoint immune (ICI).
- Il disegno di studio PROBE cerca di rispondere alla domanda se la CN abbia un impatto sulla sopravvivenza globale nel RCC avanzato trattato con associazioni a base di inibitori del checkpoint immune.
- Il meccanismo sottostante è che la maggiore diffusione degli antigeni e il maggior carico di neoantigeni sostenuto dal tumore primitivo possa aumentare l’efficacia della terapia immune.
- La CN dopo iniziale terapia sistemica potrebbe potenzialmente consentire l’eradicazione dei cloni immuno-resistenti all’interno del tumore primitivo.
Come viene condotto questo studio?
- I pazienti eleggibili con tumore primitivo e metastasi sono stati trattati con una delle associazioni ICI approvate dalla FDA: ipililumab e nivolumab, axitinib e pembrolizumab, o axitinib e avelumab.
- Le associazioni cabozantinib + nivolumab e lenvatinib + pembrolizumab sono state aggiunte nell’emendamento successivo.
- Sono state richieste valutazione urologica e della risposta.
- La randomizzazione è stata effettuata alle settimane 10-14 di terapia; i pazienti sono stati randomizzati 1:1 a CN seguita da terapia sistemica o a sola terapia sistemica.
- L’endpoint primario era la sopravvivenza globale.
- La mediana di sopravvivenza è stata stimata dal momento della randomizzazione per il braccio non chirurgico a 25 mesi.
- L’ipotesi in studio è che CN causi un miglioramento negli outcome di OS nell’RCC sincrono avanzato dopo iniziale terapia sistemica a base di inibitori del checkpoint immune.
- Con un campione di 302 partecipanti eleggibili randomizzati (151 per braccio) e un’alfa a una coda = 0,025, lo studio dimostra una potenza dell’85% per individuare un miglioramento del 47% nella sopravvivenza mediana (HR = 0,68; 1/0,68 = 1,47).
Research Funding: --
Disclosure
Consulting or Advisory Role - Advanced Accelerator Applications; Alkermes; Bayer; Bristol-Myers Squibb/Medarex; Exelixis; Helsinn Therapeutics; Merck Serono; Pfizer
Speakers’ Bureau - Bayer; Exelixis; Pfizer
Research Funding - Astellas Pharma; Bristol-Myers Squibb; Exelixis; Merck KGaA